Istruzioni per la ricerca

Dalla schermata iniziale dell’AGLIO è possibile, tramite i box o i menu a tendina in alto a destra nella pagina, accedere a due sezioni, che si tratteranno qui nel seguente ordine: 1. Consulta; 2. Interroga; la visualizzazione dei risultati, analoga nelle due sezioni, sarà illustrata al punto 3.

1. L’opzione Consulta la banca dati ha un menu che permette di accedere ai dati, costantemente aggiornati, presenti nell’archivio. Cliccando su Consulta per lemmi si visualizza l’elenco alfabetico dei lemmi; i comandi aree e forme, accanto a ogni lemma, consentono di ricavare rispettivamente la distribuzione geografica e l’elenco delle forme del lemma considerato. Dalla schermata di visualizzazione del formario è possibile, cliccando su una singola forma, in blu, o su scheda forma, consultare la scheda associata alla forma. Ogni scheda fornisce l’informazione morfologica (genere, numero ed eventualmente caso per le forme nominali, aggettivali, participiali; tempo e numero/persona per le forme verbali), la diffusione areale (indicazione delle macro-aree, delle aree generiche e specifiche in cui è attestata la forma), l’informazione fonologica, l’elenco dei testi e il numero totale delle occorrenze in ciascun testo.

Il comando Consulta per forme restituisce l’elenco alfabetico delle forme inserite nella base dati, corredate dall’indicazione del lemma cui si riconducono, anche in questo caso con la possibilità di visualizzare le relative schede.

A partire dal comando Consulta per tratti fonologici la schermata visualizzata restituisce l’elenco dei tratti, raggruppati nel modo seguente: vocali toniche, protoniche, postoniche; consonanti e gruppi iniziali, consonanti scempie e geminate intervocaliche, gruppi consonantici interni, consonanti finali. Accanto a ciascun tratto sono presenti due comandi, aree e forme: il primo permette di verificare per ciascun tratto la copertura areale assicurata dalla banca dati; il secondo restituisce l’elenco delle forme che contengono il tratto, sempre con l’opportunità di accedere alle relative schede.

Attraverso il comando Consulta per tratti morfologici è possibile impostare una ricerca usando gli appositi menu a tendina: se ad esempio si è interessati ai plurali maschili basterà selezionare “Plurale”e “Maschile” nei menu corrispondenti rispettivamente ai campi Numero e Genere e cliccare su Mostra forme.

Tramite Consulta per aree si ottiene l’elenco delle località, raggruppate in macro-aree, aree generiche e aree specifiche; cliccando sull’indicazione Forme, che figura accanto a ciascun’area, si ottiene l’elenco delle forme localizzate in una specifica area (con la facoltà di consultare le schede associate). È possibile selezionare contemporaneamente più aree e ricavare le forme che vi sono attestate: cliccando sul comando Aggiungi a sel. multipla in corrispondenza delle aree di interesse oppure digitando l’indicazione delle aree negli appositi menu si imposta la ricerca; cliccando su Elenca forme si visualizzano i risultati. A titolo d’esempio, combinando più aree specifiche come “gen.”, “mil.” e “venez.” e selezionando dal menu a tendina Tutti gli elem., il motore di ricerca restituirà l’elenco delle forme attestate contemporaneamente nelle tre località: il gerundio bevando ad esempio, che compare in cima all’elenco, ricorre nell’Anonimo Genovese, in Bonvesin da la Riva (mil.), negli atti del podestà di Lio Mazor (venez.), nel Serapiom volgarizzato (padov.). Se si imposta invece la selezione con Almeno un elem. si ritroveranno le forme attestate in almeno una delle tre località specificate: il gerundio aldando ad esempio, restituito come primo risultato, occorre solo in Paolino Minorita (venez.).

L’elenco dei testi che rappresentano la base di dati dell’AGLIO è consultabile a partire da Consulta per testi. A ogni testo è associata una Scheda bibliografica che corrisponde a quella dell’OVI con l’aggiunta dell’indicazione della macro-area. Cliccando, infine, sul comando Forme, ancora in blu sotto il titolo, si ottiene l’elenco delle forme attestate nel testo.

2. Dalla schermata iniziale dell’AGLIO è anche possibile effettuare ricerche complesse attraverso la sezione Interroga la banca dati (o dal menu Interroga in alto a destra), che comprende due comandi: Trova forme e Trova aree.

Il comando Trova forme apre una pagina che consente di impostare ricerche di forme. Se si conosce già la forma esatta da ricercare basterà digitarla nella casella relativa al campo Forma e cliccare su Filtra. Il menu a tendina al lato della casella consente non solo di cercare stringhe esatte, ma anche singoli caratteri o sequenze di caratteri (sfruttando le opzioni Inizia per, Finisce per, Contiene): se ad esempio si è interessati ai nomi terminanti in –ora, si selezionerà dal menu Finisce per, si digiterà la sequenza ora nella casella e si avvierà la ricerca. Si otterrà così un elenco di forme, corredate dall’indicazione del lemma, a partire dalle quali si potranno visualizzare le schede.

È anche possibile effettuare una ricerca a partire da uno o più lemmi. Un utente interessato al paradigma di una classe verbale, ad esempio la prima, dovrà digitare nella casella corrispondente al campo Lemma i diversi lemmi in –are inclusi nella base dati, per esempio cacare, fregare, lasciare, masticare, ecc.; il campo Lemma (così come Localizzazione e Tratti) permette una ricerca istantanea, per cui sarà sufficiente immettere nella casella la sequenza are per ottenere sotto forma di suggerimento l’elenco delle voci che la contengono. Una volta avviata la ricerca tramite Filtra, apparirà il formario, ordinato alfabeticamente, delle forme individuate.

Il campo Localizzazione permette di impostare una ricerca specificando, tramite le apposite caselle, l’area o i testi a cui si è interessati, mentre il campo Tratti permette di selezionare i tratti fonologici o morfologici da indagare. Per verificare ad esempio gli esiti di lj in genovese bisognerà inserire il tratto in questione nella casella dei Tratti fonologici e la località, in questo caso “gen.”, nella casella relativa all’Area specifica; cliccando su Filtra si otterranno le forme individuate. Naturalmente, se si è interessati agli esiti del tratto nell’intera penisola basterà lasciare vuote le caselle del campo Localizzazione. È anche possibile combinare più tratti: chi è interessato alla metafonesi, per esempio, combinerà nella casella dei Tratti fonologici e lunga tonica e u finale. Analoghe possibilità di ricerca si hanno con i Tratti morfologici, per cui ciascun tratto è ricercabile ovunque o in una o più località.

Il comando Trova aree della sezione di interrogazione consente di ricercare l’area di diffusione di una forma o di un lemma. Inserendo, ad esempio, nel campo Forma la sequenza meio e avviando la ricerca con Filtra si vedrà che la forma è attestata solo in area settentrionale, con l’indicazione delle aree generiche e specifiche. Si può in alternativa partire da uno o più lemmi, digitandoli nel campo Lemma, e ricavare l’area di diffusione.

3. Le forme individuate dal sistema operativo come risultato di una ricerca o di una consultazione della banca dati, sono di default ordinate alfabeticamente; a partire dalla pagina di visualizzazione del formario tuttavia è possibile, tramite il box Organizza i risultati della ricerca, scegliere opzioni alternative di visualizzazione.

La Visualizzazione per aree raggruppa le forme per aree geografiche. Ciascuna forma, corredata dall’indicazione del lemma, è accompagnata dall’indicazione dei testi in cui occorre: i titoli, in blu, permettono di accedere ai dati bibliografici. Cliccando invece sull’iconcina in blu a sinistra della forma si visualizza la scheda associata alla forma.

Nella Visualizzazione per aree e testi le forme sono raggruppate per aree e, in relazione a ogni località specifica, per testo. Per fare un esempio, se si parte dalla ricerca del lemma aceto e si seleziona questo tipo di ordinamento, si visualizzerà una schermata in cui la forma axeo figurerà due volte all’interno della macro-area settentrionale: una volta sotto le aree generiche e specifiche “lig.” – “gen.” con attestazione nell’Anonimo Genovese e una seconda volta sotto “lomb.” – “pav.” con ricorrenza nella parafrasi pavese del Neminem laedi nisi a se ipso.

Nella Visualizzazione per paradigmi le forme, inserite sotto l’indicazione del lemma cui si riconducono, appaiono ordinate in base al paradigma nominale o verbale. Le forme del lemma grosso (1) agg./s.m., ad esempio, saranno raggruppate nel seguente modo: singolare maschile, singolare femminile, plurale maschile, plurale femminile, plurale neutro; per il lemma lasciare si visualizzeranno nell’elenco prima le forme dell’infinito, poi quelle del gerundio, poi quelle del participio passato ecc.

Nella Visualizzazione per aree e paradigmi, infine, le forme sono raggruppate per area e, all’interno di ciascun’area, per paradigma. Ritornando al caso già menzionato della ricerca sui verbi di prima classe, tale modalità di visualizzazione permetterà di verificare con facilità come si presenta, ad esempio, la sesta persona del perfetto in bolognese o l’infinito in veneziano.

[Maria Fortunato, 27.02.2019]

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