Atlante Grammaticale della Lingua Italiana delle Origini diretto da Marcello Barbato e Vincenzo Faraoni

a Max Pfister, in memoriam

L’Atlante Grammaticale della Lingua Italiana delle Origini vuole rendere disponibile per ricerche di fonologia e morfologia storica la base di dati dell’OVI e in particolare il sottocorpus costituito dai testi significativi (TS), quelli non solo filologicamente sicuri ma anche rappresentativi di una determinata varietà. È evidente dunque che alla base stessa della sua esistenza stanno la generosità iniziale e la disponibilità continua della direzione e di tutta la squadra dell’OVI. Il progetto AGLIO prende forma nel 2015 quando Salvatore Arcidiacono comincia ad allestire la piattaforma informatica (cosa che sarebbe stata impossibile senza il supporto di Salvatore Luongo ed Elda Morlicchio dell’Università di Napoli “L’Orientale”). Nel 2016, grazie a un assegno di ricerca dell’Orientale (Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati), Maria Fortunato comincia la raccolta dei dati. A lei si sono affiancati nel 2018 Vincenzina Lepore (nell’ambito di un lavoro di dottorato dell’Università di Napoli “Federico II”) e Felice Messina (nell’ambito del progetto PRIN 2015 – CoVo. Corpus del vocabolario italiano delle origini: aggiornamento filologico e interoperabilità). Il lavoro all’AGLIO è appena all’inizio e i dati sono ancora lontani dal rappresentare una massa significativa (in particolare per ricerche fonologiche); riteniamo tuttavia utile metterli sin d’ora a disposizione dell’utente, per fornire un primo servizio alla ricerca e per fare tesoro delle eventuali reazioni. Una volta a regime, l’AGLIO verrà incontro alle esigenze tanto del filologo quanto del linguista: il primo troverà una griglia sulla quale proiettare il suo testo ai fini della datazione/localizzazione; il secondo potrà provare a ricostruire il (sub)sistema di una determinata varietà, o focalizzare i rapporti tra le varietà nel tempo e nello spazio. L’Atlante mostrerà anche la distribuzione spaziale di una forma o di un lemma, ponendosi come complemento dell’OVI e del TLIO.

Per domande e segnalazione di errori scrivere a Marcello Barbato Università di Napoli “L’Orientale” – Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati – via Duomo 219, 80138 Napoli m.barbato@unior.it


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